Bottom Up! Quando la città si trasforma dal basso, il nuovo festival di architettura di Torino. Dal 1° al 10 maggio 2020, per l’iniziativa promossa dall’Ordine degli Architetti e dalla Fondazione per l’architettura / Torino. È possibile partecipare sin d’ora candidando progetti di trasformazione del territorio torinese, che saranno promossi e accompagnati in un percorso di realizzazione. La scadenza per la presentazione delle proposte è il 16 gennaio.

Maurizio Cilli e Stefano Mirti sono i due curatori, selezionati (tramite call pubblica) per l’attitudine sperimentale della loro proposta: Bottom Up! è infatti un festival che ha l’ambizione di generare nuove architetture e trasformazioni urbane a partire dal “basso”. Una grande chiamata ai progettisti e all’associazionismo cittadino che trasforma il festival in un grande processo di crowdfunding collettivo.
Il festival è infatti in prima istanza una ricerca (e un accompagnamento) di idee e proposte di trasformazione reale degli spazi e luoghi della nostra città. Dalle idee alla rete di relazioni sociali, le strategie di comunicazione, la raccolta fondi, fino ad arrivare al successivo inizio lavori.

Sul
sito del festival: www.bottomuptorino.it
si può trovare il bando, rivolto a tutte le comunità che abbiano
desideri
di trasformazione dei luoghi (desideri ovviamente traducibili in
architettura).
Un processo che amplia ed estende il concetto “dal basso”:
i progetti e le idee prendono infatti forma nelle comunità di
riferimento. Con lo stesso principio (di condivisione) si affrontano
poi le tematiche di comunicazione, la costruzione del consenso e la
ricerca delle risorse (economiche ma non solo).

Chi può partecipare? Questa è una call pensata per gruppi di cittadini, scuole, artisti e collettivi, associazioni, imprese, progettisti, portatori di una proposta di intervento, budget e possibili sostenitori. I progetti potranno riguardare spazi interni o esterni, luoghi abbandonati (oppure molto frequentati), luoghi pubblici, collettivi o privati, giardini, parchi, cortili, spazi residuali, edifici sottoutilizzati, chioschi, negozi sfitti o coperture di edifici. Un unico vincolo: che nel gruppo proponente sia presente almeno un architetto.

Alle
12
proposte più interessanti viene
offerta la partecipazione a un percorso di formazione che fornirà
tutti gli strumenti per costruire la campagna di crowdfunding più
appropriata e più efficace. Come funziona il crowdfunding,
narrazioni e stoytelling, utilizzo efficace degli strumenti digitali
e social. Parafrasando McLuhan: “the community is the message”.

Queste le principali tappe del festival:
- 19 novembre 2019: apertura del bando
- 3 dicembre 2019 – 17 dicembre 2019 – 9 gennaio 2020: question time con i curatori: 3 incontri durante i quali i curatori approfondiranno alcuni aspetti del bando e risponderanno alle domande degli interessati; il primo si svolgerà alle ore 18.00 presso il Piccolo Cinema, via Cavagnolo 7.
- 16 gennaio 2020 ore 12.00: scadenza per presentare le idee
- 31 gennaio: vengono proclamati i progetti vincitori
- 10-29 febbraio 2020: percorso formativo dedicato alle comunità dei progetti selezionati
- 1°-31 marzo 2020: costruzione delle campagne di crowdfunding
- 1° aprile 2020: partono le campagne di crowdfunding su Starteed
- 1°-10 maggio 2020: festival
- 1°-7 maggio 2020: inizia il festival, con la settimana di “avvicinamento”: sette serate in sette luoghi diversi della città per raccontare in maniera performativa la trasformazione in atto
- 8 e 9 maggio 2020: i luoghi di Bottom Up! saranno aperti al pubblico e attivati dai soggetti proponenti a raccontare la trasformazione desiderata
- 9 maggio 2020: è la giornata del confronto: nuove pratiche per produrre architettura. Esempi, casi nazionali e internazionali, trasformazioni e rigenerazioni “dal basso”
- 10 maggio 2020: ultimo giorno, il gran finale. I 12 progetti saranno i protagonisti assoluti di un grande momento finale, che chiuderà le campagne di finanziamento. Il festival si chiude con la chiusura dei crowdfunding: lì si capirà cosa ha funzionato e che cosa no

La giuria che si occuperà della selezione delle 12 proposte che costituiranno il cuore del festival è così composta:
- Stefano Mirti, curatore festival
- Maurizio Cilli, curatore festival
- Cristina Coscia, membro tavolo di coordinamento festival
- Alessandra Siviero, membro tavolo di coordinamento festival
- John Thackara, scrittore
- Andrea Bartoli, Favara Cultural Park
- Mario Spoto, segretario generale Città di Torino
- Guido Bolatto, segretario generale Camera di Commercio Torino
- Massimiliano De Serio, artista, regista, tra i fondatori del Piccolo Cinema di Torino
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